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Lucio Battisti

BIOGRAFIA

Lucio Battisti nasce il 5 marzo 1943 a Poggio Bustone. Il periodo di gavetta iniziò nell'autunno del 1962, quando cominciò a suonare a Napoli con I Mattatori. Successivamente, fece parte de I Satiri, gruppo romano che accompagnava Enrico Pianori, e che spesso suonava a Roma nel night Cabala. Nello stesso locale, suonavano I Campioni, un gruppo ben più famoso che, dopo l'abbandono di Bruno De Filippi, era alla ricerca di un chitarrista: il leader della band Roby Matano decise di offrire il ruolo a Battisti, che accettò entusiasticamente

Il 14 febbraio del 1965, Battisti riesce ad avere un appuntamento con Franco Crepax: durante il provino, viene notato da Christine Leroux, un'editrice musicale di origine francese. Cacciatrice di talenti per la casa discografica Ricordi, fu lei una delle prime a credere nel talento di Battisti, e a procurargli il fatidico appuntamento con l'autore Giulio Rapetti, in arte Mogol.

Esordì quindi come solista con il 45 giri Per una lira/Dolce di giorno, con modestissimi risultati di vendite. Le due canzoni vennero poi portate al successo rispettivamente dai Ribelli e dai Dik Dik. Nel 1967, Mogol e Battisti sono gli autori del brano 29 settembre che, interpretato dagli Equipe 84 e più volte trasmesso nel programma radiofonico Bandiera gialla, si classificò al primo posto nella hit parade. Sempre nel 1967, sono ancora una volta autori di un altro brano Nel cuore, nell'anima, interpretato e portato al successo sempre dagli Equipe 84. Come solista,  produsse il suo secondo singolo, Luisa Rossi/Era

Nel 1968, pubblica il singolo Prigioniero del mondo/Balla Linda. Con Balla Linda, partecipò al Cantagiro 1968, classificandosi quarto, ed entrò, per la prima volta, con una canzone da lui interpretata, in hit parade. Partecipa per la prima e unica volta come cantante al Festival di Sanremo 1969, con la canzone Un'avventura. Il brano si piazza al nono posto nella classifica finale. In corrispondenza con la partecipazione a Sanremo, il 31 gennaio, pubblica il singolo Un'avventura/Non è Francesca.

l 4 marzo 1969, esce il suo primo album, intitolato Lucio Battisti, che è una raccolta di brani già pubblicati nei precedenti singoli, più sei brani già editi nelle versioni di altri gruppi e cantanti, qui interpretati da Battisti; il 28 marzo pubblica il secondo singolo dell'anno, Acqua azzurra, acqua chiara/Dieci ragazzeAcqua azzurra, acqua chiara diventerà un tormentone estivo nell'estate 1969: con questa canzone arriva terzo al Cantagiro 1969 con 861 voti e vince il Festivalbar di quell'anno.

Durante l'estate, esegue il suo primo tour. Sempre durante il periodo estivo fonda insieme a Mogol una casa discografica indipendente, la Numero Uno. In questo progetto vengono coinvolti la Formula 3, Bruno Lauzi, Edoardo Bennato, Adriano Pappalardo, Oscar Prudente e altri, tuttavia Battisti non può ancora passare all'etichetta per via degli obblighi contrattuali che lo legano alla Ricordi. Il 14 ottobre pubblica il terzo singolo dell'anno, Mi ritorni in mente/7 e 40. Tra i singoli che pubblica quell'anno, questo è quello che incontra il successo maggiore: è l'11º singolo più venduto del 1969 e arriva anche al primo posto in Hit parade.

Nonostante il successo come interprete, la sua attività di autore per altri cantanti non si interrompe: sue sono canzoni di grande successo come Questo folle sentimento,affidata alla Formula 3; Mamma mia, affidata ai Camaleonti; infine Il paradiso della vita quell'anno viene ripresa dal gruppo inglese degli Amen Corner, con il titolo (If Paradise Is) Half as Nice, raggiungendo il primo posto delle classifiche di vendita britanniche. 

Dal 1969 e per tutti gli anni settanta, raggiunge il culmine della popolarità e del successo. I suoi album sono costantemente tra i primi posti nelle classifiche di vendita degli anni 1969, 1971, 1972, 1973, 1975, 1976, 1977, 1978 e 1980. Nel 1973, caso raro nella storia discografica italiana, riesce a conquistare il primo ed il secondo posto in classifica (con Il mio canto libero e Il nostro caro angelo), distanziando opere di respiro e successo internazionali come The Dark Side of the Moon dei Pink Floyd (3°) e Don't Shoot Me I'm Only the Piano Player di Elton John (4°).

Durante il 1970 compone Sole giallo, sole nero e Io ritorno solo per la Formula 3, Insieme e Io e te da soli per Mina, Per te per Patty Pravo, Mary oh Mary e E penso a te per Bruno Lauzi.  L'8 giugno 1970[ esce il singolo Fiori rosa fiori di pesco/Il tempo di morire. Iniziò i preparativi per il tour che intraprenderà quell'estate con la Formula 3: dieci date eseguite tra L'altro mondo di Rimini, La Bussola di Viareggio e il locale di Gino Paoli a Sestri Levante. Sarà anche il suo ultimo tour.

Il 2 settembre vince il Festivalbar 1970 con la canzone Fiori rosa fiori di pesco. Il 15 ottobre esce il singolo Emozioni/Anna. Nel novembre 1970 il concept album Amore e non amore è pronto: essendo però un album piuttosto sperimentale la Ricordi decide di metterlo da parte e a dicembre pubblica invece un'altra raccolta, intitolata Emozioni, dove si trovano in versione stereofonica i brani tratti dai singoli già pubblicati, stavolta senza neanche un inedito. Ad aprile pubblica il singolo Pensieri e parole/Insieme a te sto bene.  

A luglio 1971, finalmente, la Ricordi pubblica l'album Amore e non amore, accompagnato dal singolo Dio mio no/Era. A settembre scade il contratto che lo legava alla Dischi Ricordi, ed è quindi libero di passare alla Numero Uno. A novembre[88] pubblica il suo primo singolo per la Numero Uno, La canzone del sole/Anche per te. Durante questo anno scrive Vendo casa per i Dik Dik, Eppur mi son scordato di te, Nessuno nessuno e Mi chiamo Antonio tal dei tali e lavoro ai mercati generali per la Formula 3, Amor mio e La mente torna per Mina, Amore caro amore bello e L'aquila per Bruno Lauzi e Un papavero per i Flora Fauna Cemento.

Il 24 aprile pubblica il suo primo album per la Numero Uno, Umanamente uomo: accompagnato dal singolo I giardini di marzo/Comunque bella, l'album è il secondo più venduto del 1972. A novembre del 1972 pubblica l'album Il mio canto libero, accompagnato dal singolo Il mio canto libero/Confusione. L'album è il più venduto del 1973 e solo nel giro iniziale di distribuzione vende 450 000 copie. Il 12 dicembre si registra la sua ultima partecipazione ad una trasmissione radiofonica, Supersonic. Con l'ultima esibizione televisiva italiana avvenuta ad aprile dello stesso anno e l'ultimo concerto risalente all'estate del 1970, questo evento costituisce l'ultima esibizione pubblica di Battisti in Italia.

Durante il 1972 compone Il mio bambino per Iva Zanicchi, È ancora giorno e Segui lui per Adriano Pappalardo, Mondo blu per i Flora Fauna Cemento, Aeternum (di cui scrive il testo), Sognando e risognando e Storia di un uomo e di una donna per la Formula 3 e Prima e dopo la scatola per Alberto Radius. Non comporrà più per altri cantanti, ad eccezione di due brani nel 1976.

Il suo distacco dalla stampa e dalle esibizioni dal vivo diventa totale. A settembre pubblica l'album Il nostro caro angelo accompagnato dal singolo La collina dei ciliegi/Il nostro caro angelo. L'album vende 500 000 copie ed è il secondo album più venduto del 1973, preceduto da Il mio canto libero. Nello stesso anno, inoltre, Battisti compare per la prima e unica volta nella locandina di un film, per la colonna sonora di La circostanza di Ermanno Olmi, nella quale compaiono canzoni precedentemente scritte da Battisti per la Formula 3[130

Alla fine del 1974, ispirato da un viaggio in Sudamerica con Mogol pubblica Anima latina: tra i brani che ottengono maggior riscontro, la stessa Anima latina, Due mondi, Anonimo e Macchina del tempo. Nonostante l'osticità della proposta (nessuna canzone è davvero rimasta nella memoria collettiva), il disco ottiene vendite eccezionali, rimanendo in classifica per 65 settimane (a tutt'oggi il record per un disco di Battisti). 

A settembre realizza due filmati con la regia di Ruggero Miti e Cesare Montalbetti in cui canta Ancora tu e La compagnia: secondo il giornalista e autore televisivo Michele Bovi si tratta del primo videoclip italiano, che anticipa di circa 2 mesi anche quello di Bohemian Rhapsody dei Queen (spesso considerato erroneamente il primo videoclip della storia della musica). A febbraio 1976 il nuovo album, influenzato dai ritmi della disco music e intitolato Lucio Battisti, la batteria, il contrabbasso, eccetera viene pubblicato, accompagnato dal singolo Ancora tu/Dove arriva quel cespuglio. L'album vende circa 500000 copie ed è il 3º album più venduto del 1976.

In questo periodo accoglie la proposta fattagli dalla RCA l'anno precedente e inizia a lavorare ad un album in lingua inglese sulla base dei nuovi brani che stava componendo per il suo prossimo album. L'album in italiano, realizzato sempre in California, viene pubblicato nel marzo 1977 con il titolo di Io tu noi tutti, accompagnato dal singolo Amarsi un po'/Sì, viaggiare. Il disco è il 2º album più venduto dell'anno. L'album in inglese, intitolato Images, invece viene pubblicato ad agosto sul mercato statunitense e inglese. L'album, purtroppo, ottiene scarsissimo successo.

Nell'ottobre del 1978 pubblica l'album Una donna per amico, accompagnato dal singolo Una donna per amico/Nessun dolore. Una donna per amico fu il 4º album più venduto del 1978 e le sue vendite sono stimate tra le 600.000 e 1.000.000 di copie, affermandosi come il più grande successo commerciale della sua carriera. Nel febbraio del 1980 pubblica l'album Una giornata uggiosa, accompagnato dal singolo Una giornata uggiosa/Con il nastro rosa. Fu il 5º album più venduto del 1980.

Il 4 luglio 1980 avviene la sua ultima apparizione televisiva nella quale canta in playback Amore mio di provincia nella trasmissione Music & Gasle della televisione svizzera di lingua italiana. Da questo momento il silenzio di Battisti sarà totale. A Una giornata uggiosa non seguiranno altri album con testi di Mogol. Lo scioglimento fu dovuto principalmente alla divergenza artistica tra i due. Mentre Mogol inizierà una collaborazione con Riccardo Cocciante, Lucio continuò la sua strada con Velezia (pseudonimo di Grazia Letizia Veronese) prima e con Pasquale Panella.

Nel settembre 1982 pubblica l'album E già. I testi di E già sono scritti dalla moglie Grazia Letizia Veronese sotto lo pseudonimo Velezia. Il disco, pur conquistando il primo posto in classifica, non ebbe il riscontro di vendita dei precedenti. Tra il 1982 e il 1983 collabora con Adriano Pappalardo alla realizzazione degli album Immersione e Oh! Era ora: è proprio durante la lavorazione di Oh! Era ora che conosce il paroliere romano Pasquale Panella, che aveva scritto i testi dell'album. Nella seconda metà degli anni ottanta comincia la collaborazione con Panella, l'ultima fase della carriera del musicista. In questo periodo pubblica cinque album musicalmente molto avanzati.

Nel marzo del 1986 torna sul mercato discografico con l'album Don Giovanni: vende 350 000 copie e risulta essere il terzo album più venduto dell'anno. Il 7 ottobre 1988 esce l'album L'apparenza. Il 10 ottobre 1990 esce La sposa occidentale, pubblicato dalla CBS (e non dalla Numero Uno, come era accaduto per gli album precedenti). Nonostante le 400 000 copie vendute l'album si piazzò solo al 34º posto nella classifica e non ottiene successo tra il grande pubblico. 

Il 6 ottobre 1992 pubblica Cosa succederà alla ragazza. Dal punto di vista commerciale rappresentò un ulteriore passo indietro piazzandosi al 57º posto nella classifica degli album più venduti. Nel gennaio 1994, quando il suo nuovo disco è quasi pronto, decide di non rinnovare il contratto con la Sony. L'album, intitolato Hegel, viene pubblicato il 29 settembre di quell'anno per la Numero Uno. Nel periodo della pubblicazione di Hegel Panella dichiara che non scriverà più testi per Battisti.

Muore la mattina del 9 settembre 1998, all'età di 55 anni.

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