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Francesco Guccini

BIOGRAFIA

Francesco Guccini nasce a Modena il 14 giugno 1940. Il debutto in proprio, Folk Beat n°1, avviene nel 1967 a nome Francesco, senza il cognome Guccini, con canzoni come Noi non ci saremo e Auschwitz (La canzone del bambino nel vento), Statale 17, Il sociale e l’antisociale e Canzone per un’amica (In morte di S.F.).

Nel 1970 è la volta di Due anni dopo (registrato nell’autunno del ’69), album dai toni inquieti ed esistenziali. Sempre nel 1970 viene pubblicato L’isola non trovata; in questo album collaborano per la prima volta con lui il pianista Vince Tempera e il batterista Ellade Bandini, che ancora oggi lo accompagnano nei concerti. Il vero salto artistico e qualitativo arriva nel 1972 con Radici, che contiene Radici, Piccola città, Incontro, Canzone dei dodici mesi, Canzone della bambina portoghese, Il vecchio e il bambino e la mitica Locomotiva.

Nel 1973 è la volta di Opera buffa, registrato all’Osteria delle Dame e denso di scherzi musicali. Stanze di vita quotidiana (1974) torna a puntare tutto sulla riflessione e sull’intimismo. Il successo commerciale arriva nel 1976: è l’anno di Via Paolo Fabbri 43. L’album successivo, pubblicato nel 1978, è Amerigo, la cui canzone più famosa è Eskimo, ritratto dei sogni di una generazione. Nel 1979 esce Album Concerto, un live realizzato con i Nomadi, primo disco in cui compare nelle vesti di coordinatore artistico, Renzo Fantini.

Guccini apre gli anni Ottanta con Metropolis (1981), album dedicato a città con una storia e una forte valenza simbolica. Il successivo disco, Guccini (1983), tratta le stesse tematiche del precedente, soprattutto il tema del viaggio e del disagio metropolitano. Segue, nel 1984, il live Fra la via Emilia e il West, fedele registrazione del trionfale concerto in Piazza Maggiore a Bologna. Il 1987 è l’anno di Signora Bovary, dove le varie canzoni sono dei ritratti di personaggi della vita dell’Autore: Van Loon è suo padre, Culodritto è la figlia Teresa.

Gli anni Ottanta terminano con un altro disco dal vivo, Quasi come Dumas (1988) con l’aggiunta dell’inedito Ti ricordi quei giorniQuello che non… (1990) battezza il nuovo decennio. Nel 1993 si torna a volare: Parnassius Guccinii (dal nome dell’omonima farfalla a lui dedicata) è l’ennesimo grande album (targa Tenco), dove spiccano canzoni come Samantha, Canzone per Silvia, Nostra Signora dell’Ipocrisia,e soprattutto Farewell.

D’amore di morte e di altre sciocchezze esce nel 1996. Con il disco Guccini Live Collection (1998), 27 successi dal vivo, si chiudono gli anni Novanta. Le canzoni sono state registrate in momenti assai diversi tra loro, nell’arco di oltre dieci anni di ininterrotte tournée. Nel 2000, sorgono le Stagioni del cuore: da ricordare canzoni come Stagioni, Addio, Don Chisciotte, E un giorno. L’album successivo, Ritratti (2004), è caratterizzato da emozionanti “quadri metaforici” che rappresentano uomini entrati nella Storia per volontà o loro malgrado: Ulisse (Od?sseus), Che Guevara (Canzone per il Che), Colombo, Carlo Giuliani (Piazza Alimonda).

Nel 2005 esce il disco dal vivo Anfiteatro Live, registrato l’anno precedente nell’anfiteatro di Cagliari. Il doppio CD è accompagnato da un DVD che ripropone integralmente il medesimo concerto. Nel 2006 viene pubblicata la raccolta tripla celebrativa dei suoi 40 anni di carriera, The Platinum Collection, contenente 47 grandi classici della sua discografia. Nel tour dello stesso anno Guccini presentò una nuova canzone sulla resistenza (Su in collina), che è stata poi inserita nell'album L'ultima Thule.

Parlando di questo disco futuro, Guccini, aveva anche rivelato di aver già scritto una canzone dedicata a Pàvana (Canzone di Notte n. 4) oltre che Il testamento di un pagliaccio che narra delle ultime volontà di un Clown giunto alla sua fine. Il brano fu inserito in scaletta nel tour 2008/2009, ed eseguito per la prima volta nella prima tappa il 20 giugno a Porretta Terme. Nel marzo del 2010 la Mondadori pubblicò Non so che viso avesse, un'autobiografia di Guccini che contiene, nella seconda parte del volume, un saggio critico curato dal professore Alberto Bertoni. Il 28 settembre 2010 è inoltre uscita Storia di altre storie, nuova raccolta del cantautore modenese, contenente canzoni scelte da Guccini stesso.

A giugno 2012 il cantautore decide di aderire (con i Nomadi, Laura Pausini, Luciano Ligabue, Cesare Cremonini, Nek e i Modena City Ramblers) al Concerto per l'Emilia, che si è tenuto a Bologna il 25 giugno 2012 allo Stadio Renato Dall'Ara per raccogliere fondi per aiutare le popolazioni colpite dal sisma. Nel novembre 2012, dopo una lunga gestazione, è uscito l'album L'ultima Thule. Il disco ha venduto circa 100.000 copie nel solo mese di Dicembre, e a fine 2013 ha conseguito il secondo disco di platino per le oltre 120.000 copie vendute. 

 

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Discografia

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