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Patty Pravo: “Vincere il Festival? Perché no?” “Mi avevano chiesto di fare l’ospite” 11-02-2016

Dopo gli applausi a scena aperta di ieri per la sua interpretazione di “Cieli immensi”, il brano scritto per lei da Fortunato Zampaglione, Patty Pravo è stata ospite del Fuori Sanremo by Lancome, dove ha incontrato Paola Gallo per un’intervista in onda su Radio Italia.

Ho il piacere di annunciare la più rock and roll di tutte. Questa definizione l’ho concordata con Gaetano Curreri in collegamento con Vasco Rossi perché “divina” è un po’ consumato. Vieni a Sanremo a festeggiare i 50 anni di carriera. Chi te l’ha fatto fare?
“Mi avevano chiesto di fare l’ospite ma, invece di cantare canzoni che conoscono tutti, ho preferito portare brani nuovi, anche perché domani esce l’album “Eccomi”. Ci sono collaborazioni importanti, da Giuliano Sangiorgi che è come un fratello, a Fortunato Zampaglione, Tiziano Ferro, Pacifico, Zibba, Gianna Nannini, Emis Killa… Poi ci sono anche ragazzi giovani come Giangi Skip. Io l’ho conosciuto perché mi si era rotto il banco di registrazione a casa; lui me l’ha aggiustato poi mi ha proposto ‘Nuvole’. L’ho ascoltata e mi è piaciuta subito moltissimo, mi ha ricordato Vasco, e quindi l’ho messa nel disco”.

Perché non hai pregiudizi. E poi essere rock significa anche provare le cose diverse da te…
"Sì deve, poi la curiosità è fondamentale nella vita. Se manca quella che faccciamo? Ci annoiamo…".

I sussulti in questi giorni non sono stati molti. Uno di questi è stato senz’altro durante la tua esibizione. Marinella Venegoni de "La Stampa" ti ha definito: “Divina a qualunque costo, sa rinnovare la lieve e misteriosa magia che la accompagna da sempre”. La lieve magia bisogna viverla nella vita? “Certo. Devi avere una vita normale, in contatto con la gente, alla ricerca di qualcosa: delle belle passeggiate da sola, dei libri interessanti da leggere, della buona musica attorno. Trovo l’amore intorno a me e lo porto sul palco”.

Hai sentito questo coinvolgimento che tutti abbiamo provato?
“Sì, anche da parte dell’orchestra. Terribile andare via dopo l'esibizione, avrei voluto rimanere…”.

Avresti voluto fare un concerto? “Sì, dovrò aspettare aprile”.

Hai già fatto prove della cover che proporrai stasera “Tutt’al più”, che si trova anche nel tuo nuovo album. Come sono andate?
“Benissimo. Fred de Palma è meraviglioso. Ha scritto un testo stupendo”.

Come mai questa scelta, apparentemente così lontana?
“Ho cercato svariati pezzi da Battisti a Battiato poi a un certo punto ho detto: 'Mi serve qualcosa che mi lasci esprimere ma anche una rottura'. Ho incontrato Fred ed è venuta fuori una splendida cosa. Ho fatto bene a scegliere ‘Tutt’al più’, che si trova in questa nuova versione anche nel nuovo album”.

Vorresti vincere il Festival?
“Visto che sono qua… Prima dicevo: 'Non me ne frega niente', poi pensandoci mi sono detta: ‘Perché no?’. Sarei sicuramente contenta”.

Ieri, a fine serata, sei risultata nella parte verde della classifica, quella dei promossi. Com’eri a scuola?
“Ero ottima, ero brava al conservatorio ed ero amata dalle maestre. Ho iniziato a tre anni a studiare danza classica e poi ho studiato il pianoforte”.

Questo perché l’arte è anche studio. Non vedo l’ora di ascoltare il disco e di vederti tornare sul palco.

Leggi l'intervista a Chiara Dello Iacovo!
 


11-02-2016 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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