“De Gregori canta Bob Dylan – Amore e Furto” è il nuovo disco del cantautore romano uscito venerdì scorso: “E’ una passione che dura da sempre, che non ho mai nascosto e che ora viene conclamata. Spesso il mio nome è stato accostato al suo. È un omaggio, un debito se vogliamo, ma soprattutto una grande gioia”.
Le traduzioni delle canzoni dall’inglese all’italiano sono state rispettose: “Ho cercato di essere fedele perché un traduttore non deve mai metterci del suo. Anche nel caso di ‘Servire qualcuno’, ho tradotto ‘You may be the head of some big TV network’ con ‘Puoi essere il padrone di una TV privata’, senza alcun tipo di riferimento allo scenario italiano. Qualche piccolo tradimento veniale è dovuto alla metrica inglese ma mi premeva che uscisse qualcosa di piacevole, dolce e musicale in italiano”.
Paola “Funky” Gallo porta Francesco a una piccola digressione calcistica stuzzicandolo sul primo posto perso dalla sua Roma nel match di sabato contro l’Inter: “Quando ero ragazzo ero nerazzurro, mi schieravo coi vincitori. Era l’Inter di Angelo Moratti di cui sapevo la formazione a memoria (e la cita in diretta, ndr)”. Poi per un certo periodo abbandonai il calcio, subendo il fascino della politica e del ’68. Fui riconvertito giallorosso da Venditti che incominciò a massacrarmi con la Roma. Lui ha scritto l’inno più bello del calcio, voi uno così ve lo sognate…”.
Leggi tutto l'articolo