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Gabriella Martinelli e Lula

BIOGRAFIA

GABRIELLA MARTINELLI Gabriella Martinelli, classe '86, è una cantautrice e polistrumentista di origini pugliesi. Gira l'Europa da busker e vanta numerosi anni di gavetta suonando nei club, nei festival e nei teatri. Vincitrice di molti importanti premi legati alla canzone italiana d'autore, fra cui "Targa Bigi Barbieri 2018", "Premio L'Artista che non c'era 2018", "Premio Botteghe d'Autore 2017" (Miglior Interpretazione), "Premio Bindi 2015" e "Musicultura" nel 2014. È tra gli artisti del "Tenco Ascolta 2018". Nel 2013 partecipa a "The Voice of Italy"; nel 2015 pubblica il suo album d'esordio "Ricordati di essere felice", cui segue nel 2018 "La pancia è un cervello col buco". Scelta per rappresentare la nuova musica d'autore Italiana in Perù nel 2019, è tra le voci italiane del "Come to my home", progetto nato in Africa: realtà che unisce artisti da tutto il mondo con l'intento di mescolare le arti, le culture, le nazionalità. LULA Lucrezia Di Fiandra, in arte Lula, nasce a Roma il 21 aprile 1995. Respira sin da bambina la passione per la musica per via del fratello maggiore, bassista. Frequenta la "Percentomusica" di Roma dove studia batteria e pianoforte. Poco dopo intraprende lo studio del canto e arricchisce la sua esperienza musicale suonando in diverse formazioni come polistrumentista. Inizia a comporre le prime canzoni all'età di 20 anni, canzoni che sono il risultato dei suoi ascolti variegati: dal pop al rock, passando per il rap e la musica d’autore. Oggi Lula è impegnata nella costruzione del suo progetto accanto a Gabriella e ai suoi musicisti di fiducia. La collaborazone tra le due giovani artiste nasce infatti con la scrittura del brano "Il gigante d'acciaio". La storia è quella di un ragazzo di Taranto cresciuto nel quartiere Tamburi, detto anche il 'quartiere rosso' perché vicinissimo all'Ilva che sprigiona una polvere che invade l'aria, le strade, le case e colora tutto di rosso. Le opportunità giù sono poche e non resta che scappare. Se invece si decide di restare, si può scegliere di lavorare la terra, fare il marinaio o seguire la strada del padre. È una sera come altre quando Cosimo, appena trentenne, si reca in fabbrica per svolgere il suo consueto turno di lavoro ma il vento è forte. Una tromba d'aria improvvisa e violenta travolge il mezzo su cui lavora. Si spezza la gru, l'uomo rimane all’interno della cabina di manovra... il gigante conta l'ennesima vittima. Il ritornello canta una speranza "Non ci sarà un'altra volta". Le donne al sud hanno un ruolo fondamentale, sono donne forti che portano avanti famiglie numerose anche quando i papà non ci sono più. In molti casi sono anche stesse vittime del 'Gigante d'acciaio': si ammalano respirando le polveri tossiche che restano sugli abiti di lavoro dei mariti e dei figli.

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